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Mafalda Bruno
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Castelli- Piazza San Pietro: è questo il viaggio che ha intrapreso il presepe monumentale in ceramica che adornerà la piazza centro della Cristianità in questo Natale 2020.
Un’opera mozzafiato, di una bellezza che incanta e conquista anche chi è avaro di spirito natalizio. Le statue che lo compongono sono di ceramica e superano la grandezza standard naturale. “Lu presep de li Castill” non è solo un motivo di orgoglio regionale per tutto l’Abruzzo, ma riflette, in modo superbo, l’arte contemporanea della ceramica di cui il piccolo paese va fiera dal secolo XVI.
Autori di questa meraviglia sono stati gli alunni e dai docenti dell’istituto d’arte “F.A. Grue”, attuale liceo artistico statale che, durante il decennio 1965-1975, dedicò l’attività didattica al tema natalizio. Tra loro c’era anche Fausto Cheng il quale ci ha raccontato di quella esperienza che poi lo ha segnato nella sua intensa vita di artista
“Ho lavorato al presepe monumentale perché ero uno degli alunni chiamati a collaborare alla realizzazione dell’opera. Mi conquistò il Prof. Trucchia che, nel nostro mondo, con quelle statue portò una ventata di novità, un modo diverso di intendere la ceramica pur non allontanandosi dalla tradizione ceramista abruzzese. Quindi per me è stata un’ esperienza fondamentale che, nel tempo, si è rivelata più che positiva. Oggi posso dire senza dubbio che la mia passione di allora è stata anche la mia fortuna, anche se per noi alunni ricordo che era un sacrificio col pullman andare da Isola a Castelli, per poi farsela a piedi fin su a scuola. Ma prevaleva la passione, la voglia di esserci, di partecipare anche a costo di sacrifici.”
Da allora, ne ha fatti parecchi di giri il presepe abruzzese: la prima esposizione pubblica avvenne a Castelli, sul sagrato della chiesa madre nel dicembre 1965, poi, nel Natale 1970 fu la volta ai mercati di Traiano a Roma e, qualche anno dopo, a Gerusalemme, a Betlemme e Tel Aviv. E ora Roma.
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