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Mafalda Bruno
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Le famiglie adottive ne sanno qualcosa: sanno quali oneri e gioie si caricano sulle spalle per tutta la vita, nell’adottare uno o più minori.
Gioie e dolori, croci e delizie: come qualsivoglia nucleo familiare biologico. Ma alla fine, con amore e buona volontà, dando il buon esempio e lasciando i bambini crescere nel loro stile di vita, sempre vigilando discretamente su di loro, si costruisce il nucleo familiare. E sarà per sempre. Se qualcosa scricchiola strada facendo, è né più ne meno che quello che succede nelle famiglie naturali: sono tanti i casi in cui un figlio biologico disattende i desiderata dei genitori a prescindere dall’amore o dal benessere che gli è stato assicurato.
A maggior ragione, doppio chapeau, a chi decide di prendere un minore in affido temporaneo, un’adozione pro tempore, un atto di amore che, si sa da subito, avrà comunque una scadenza, che quel bambino tenuto in casa propria, accudito e seguito con dedizione, prima o poi tornerà in seno alla sua famiglia naturale. Una scelta coraggiosa, indubbiamente, altruista, grondante di generosità ogni oltre limite.
Di questo argomento delicato e sempre attuale, tanto più in questi tempi caratterizzati dalla tanto dibattuta immigrazione, si è discusso nel convegno organizzato dal Lions Club Branch Salerno Minerva il 28 febbraio u.s. le cui considerazioni basilari riportiamo qui di seguito:
La Normativa Italiana e internazionale in tema di minori fa sempre riferimento al prevalente interesse dello stesso e per questo sono state introdotte nell’ordinamento norme e linee guida in materia di affidamento familiare. L’affidamento è lo strumento che tutela il minore che si trova in un ambiente familiare non idoneo a garantirgli una crescita sana ed equilibrata. L’affidatario ha dunque il dovere di accogliere, mantenere, educare e istruire il minore tenendo anche conto delle indicazioni provenienti dal nucleo familiare di provenienza. Tuttavia il delicato tema del rapporto tra la famiglia affidataria e la famiglia di origine merita considerazioni specifiche soprattutto quando si tratta di minori compresi nella fascia di età che vai dai 10 ai 18 anni. Quando poi si fa riferimento ai minori migranti non accompagnati, l’affidamento familiare, per quanto difficile, può essere una delle soluzioni, forse la più indicata, per proteggerli da situazioni rischiose.
L'obiettivo del Convegno è stato dunque quello di sensibilizzare le famiglie, o le persone singole, sul tema dell'affido familiare temporaneo e di mettere in rete i vari attori al fine di dare un interlocutore che li accompagni durante il percorso di avvicinamento alla genitorialità.
Nella situazione attuale, con particolare riferimento al tema dei minori non accompagnati, è di fondamentale importanza la loro tutela che passa attraverso la divulgazione alla cittadinanza della possibilità di ottenere un affidamento temporaneo degli stessi.
Diffondere la conoscenza è uno degli obiettivi principali dei Lions. Infatti, la conoscenza rende liberi di scegliere e permette di guardare “oltre l’orizzonte.
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