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Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute e Mafalda Bruno, inviata di ftNews
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Dal nostro inviato
Mafalda Bruno
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Il giorno 17 aprile, presso il Palazzo Santa Chiara a Roma, si è festeggiato il quarantennale dell’approvazione della Legge 833 del 1978 sul nostro SSN. Il dibattito, organizzato dalla Fondazione Roche, si basa su tre specifiche tematiche che verranno sviscerate: Universalismo (affrontato oggi) Uguaglianza ed Equità.
La Fondazione Roche, in prima linea a tutela del diritto alla salute, intende, con questi tre eventi, creare dei momenti di discussione ed approfondimento sul nostro servizio sanitario, che ha tutti i requisiti per essere considerata una delle maggiori conquiste sociali del paese Italia.
Al dibattito, presente il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sono intervenuti la Presidente della Fondazione Roche, Mariapia Garavaglia, Gianni Letta, il giornalista Aldo Cazzullo e il Professor Ricciardi , Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. A moderare gli interventi, Daniela Vergara, giornalista TV.
Il focus della prima serata si è concentrato su un excursus storico del nostro sistema sanitario sin dalla sua nascita. Prima della Legge 883 si pensava in Italia a parare le emergenze, a tamponare le cronicità di patologie gravi e la parola “prevenzione” era un’ illustre sconosciuta. Cosa che, per fortuna, negli anni è venuta man mano migliorando anche se ancora molto c’è da fare in questo campo.
Un’ anamnesi evolutiva quella affrontata, che però non voleva essere solo fine a se stessa, meramente commemorativa, bensì utile per meglio comprendere quale sarà l’evoluzione futura del nostro sistema sanitario, definito dall’OSM il secondo migliore al mondo.
E’ noto infatti che in quasi tutte le realtà internazionali, il diritto alla cura non è garantito se non a fronte di un esborso economico: la salute altrove si paga, come il cibo per nutrirsi e le altre necessità della vita quotidiana delle persone.
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