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lunedì, 04 maggio 2015 07:45 |
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Lisa Di Giovanni
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Vi siete mai interrogati sul perché di alcuni comportamenti o azioni, in merito alla vita, all’arte a un lavoro e magari non fermandovi alla prima impressione, valutando ogni sfaccettatura, persino l’altra faccia della medaglia? Simone Delos con questa poesia s’interroga sul perché le prostitute vendano prima il proprio corpo e poi, forse, venderanno anche la propria anima. Immagina un rituale arcano con tanto di candele accese, profumi e fiori, arrivando persino a pensare che esse possano sacrificare il proprio corpo al dio Dioniso, emblema della dualità contornata da irrazionalità ed estasi sfrenata.
Il suo pensare, alla fine, porta lo scrittore all’unica conclusione plausibile: ognuna vende il proprio corpo ma al contempo non il loro spirito.
ftNews
vi presenta Venere violata, buona lettura!
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VENERE VIOLATA
Tra candele accese
quale arcano rituale
muovi le caviglie in lento ticchettio.
Odori di corpo e fiori
tra gli sbadigli che regali alle tue prede.
Un sacrificio al Dio Dioniso!
Ti beffi di te stessa vendendo le tue spoglie
a chi sai non ne può evincere l’intima sensuale.
L’avidità consuma chi si nutre di briciole di femminilità
Tu sorridi,
rifai il trucco,
e voli via.
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