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RUMIKO TAKAHASHI

sabato, 26 marzo 2016 07:44

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Cristina Roselli

Rumiko Takahashi conosciuta anche nel Bel Paese con l'appellativo de “La regina dei manga” è probabilmente una delle mangaka che più ha influenzato l'arte sequenziale giapponese.

Il debutto dell'autrice come mangaka professionista avvenne nel corso degli anni Settanta grazie alla pubblicazione di Katte na Yatsura (traducibile in Gente egoista ) nel quale si individuano facilmente le basi per uno dei suoi manga successivi e più conosciuti, Urusei Yatsura (“Gente Rumorosa”, conosciuto in Italia con il laconico titolo Lamù).

L'interesse per i manga auto-conclusivi e per le storie brevi segnerà successivamente il percorso professionale dell'autrice; molto conosciute difatti sono anche le saghe che agglomerano intrecci di poche pagine quali Rumic World che raccoglie mini-storie pubblicate nel periodo compreso tra il 1978 e il 1984 e Rumic Theater all'interno del quale sono raccolti molti racconti realizzati da Takahashi a partire dal 1987.

Il primo manga di lunga durata che ha catapultato l'autrice nel mondo della celebrità a fumetti è stato in seguito proprio il divertente ed accattivante Lamù, la cui pubblicazione principiò all'interno dell'importante rivista giapponese Weekly Shōnen Sunday nel lontano 1978 per concludersi nel 1987, divenendo uno dei manga più conosciuti ed apprezzati degli anni Ottanta, permettendo inoltre all'autrice di aggiudicarsi l'ambito premio Shogakukan Manga Award.

In contemporanea alla pubblicazione di questo manga di base estremamente comica ed a tratti demenziale, Takahashi portò avanti anche la produzione di Maison Ikkuku (1980-1987) il quale presenta invece caratteri più maturi ed introspettivi oltre ai classici criteri che compongono la storia d'amore dei protagonisti intessuta nel corso dei quindici volumi.

L'opera successiva dell'autrice (inframezzata dalla pubblicazione della deliziosa mini-serie One Pound Gospel) intitolata Ranma ½ che, sebbene abbia concluso la propria corsa editoriale nel 1996, rimane forse il lavoro più amato e riuscito dell'autrice la quale ha saputo, in questo manga più di altri, amalgamare storie folkloristiche giapponesi alla strana quotidianità del ragazzo protagonista.

Volendo alternare le tematiche trattate nelle proprie opere e distaccandosi dalle commedie romantiche e degli errori che fino a quel momento ne avevano caratterizzato i lavori, Takahashi principia nel 1996 la pubblicazione di Inu-yasha, manga decisamente dai toni più oscuri e pesanti ma che rimane ad oggi una delle sue pubblicazioni più amate.

Conclusa nel 2008 l'esperienza del semi-demone Inu-Yasha, l'autrice pubblica la sua ultima opera Kyokai no Rinne (ancora in corso) che riprende molte tematiche del genere folkloristico e spirituale già trattate in lavori precedenti.

Rumiko Takahashi grazie al suo inconfondibile stile grafico nonché alla capacità di delineare personaggi assolutamente credibili e a tutto-tondo, è ad oggi una delle autrici principali di fumetti giapponesi tanto che le sue opere sono state adattate in anime esportati a livello internazionale e, grazie alla propria influenza nel mondo del fumetto mondiale, è candidata ad entrare a far parte del celebre Will Eisner Wall of Fame del 2016.
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