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sabato, 07 febbraio 2015 11:03 |
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Cristina Roselli
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Una delle assolute rivoluzioni che la diffusione sempre più pervasiva di internet ha apportato alla fruizione di materiale d'intrattenimento, è la possibilità di reperire tale materiale anche direttamente sul web, sia tramite l'utilizzo di siti dedicati al loro acquisto, sia tramite altri che forniscono questo materiale gratuitamente, al fine di far conoscere l'autore di tale opera.
Nel caso del fumetto, il webcomic è una realtà che si sta sviluppando solamente nel corso degli ultimi anni, vuoi per un “affetto” radicato verso il solito albo, con il quale s'instaura un rapporto di complicità tattile al quale è difficile rinunciare, vuoi per la scarsità di prodotti digitali di qualità tale da concorrere con il formato cartaceo.
I primi tentativi di fumetto digitale sono riscontrabili fin dal 1985 quando Peter Gillis e Mike Saenz crearono Shatter e, in seguito a questo, alcuni titoli furono digitalizzati ed inseriti in cd-rom benchè tali tentativi non riscossero molto successo. Il webcomic oggi acclamato quale nuova frontiera del genere, iniziò la propria parabola ascendente solo negli anni Novanta, prima con Mosaic e poi con Netscape.
Attualmente il web viene considerato da molti autori come una piattaforma senza limiti tramite la quale poter diffondere, far conoscere ed ottenere un riscontro positivo ai propri lavori.
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Il potenziale di internet per quanto concerne il mondo del fumetto è pressoché infinito e questo ha determinato la creazione anche di case editrici specializzate in webcomics, di cui la principale è la Shockdom, nata nel Duemila ed ancora oggi faro dell'intrattenimento a fumetti digitale. Esempio illustre di come si possa utilizzare il web per “fare fumetto” è decisamente Zerocalcare (al secolo Michele Rech) che con il suo blog riesce ad attirare frotte di appassionati (tra i quali la sottoscritta). I suoi lavori più riusciti, inoltre, sono da ricordare La profezia dell'armadillo, Un polpo alla gola ed Ogni maledetto lunedì su due.
Non ci si può esimere dal menzionare il grande Makkok (Le [di]visioni imperfette, Il Canemucco), Paolo Aldighieri (Eriadan), Alison Bechdel (Dykes to Watch out For, Fun Home, Are you my mother?), Giacomo Bevilacqua ( con il suo originalissimo A Panda Piace), Paola Barbato (Davvero), Davide Caporali, meglio conosciuto come Dado, firma il simpaticissimo e pasticcione supereroe nostrano Maschera Gialla. Infine non può essere evitato un accenno particolare ad Allie Brosh la quale tramite un blog a fumetto (Hyperbole and a Half) cerca di spiegare, in maniera efficace e profonda seppur con una buona dose d' ironia, la sua lotta costante contro la depressione.
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