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Rosario Pesce
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Fragile è un cristallo;
fragile è l’equilibrio della natura;
fragile è il destino umano.
Dio, la filosofia, la poesia, l’arte ambiscono a trascendere una simile condizione,
ma le guerre, gli odii, la volontà di potenza sono troppo resistenti, anche per le menti più sublimi e raffinate.
Solo l’amore dona l’illusione di un momentaneo trionfo sul cadùco e sul precario,
ma inevitabilmente ogni anelito alla perfezione, che esso suscita, cade di fronte alle debolezze dell’Uomo.
D’altronde, cos’è più fragile di un bacio?
E cos’è più malsicuro dell’ontologia?
Della logica?
Della gnoseologia?
Nessun sapere ne ha illustrato le ragioni,
ma, se c’è un tempo per vivere ed uno per riflettervi,
è opportuno, allora, che quello della vita non lo si lasci trascorrere invano.
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