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Gianluca Giusti: La mente non oscura

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domenica, 31 gennaio 2016 08:42

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Lisa Di Giovanni
Prosegue la consueta rubrica settimanale Dark Zone, nella ricca carrellata di autori esordienti e non, ftNews ha il piacere di presentare il libro di Gianluca Giusti dal titolo La mente non oscura.
Vi lasciamo a questa intensa e forse non troppo oscura intervista!

Ciao Gianluca, perché non ci parli un po’ di te? Spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare.
Sono nato nel 1964, dopo gli studi all’Isef sono entrato nel settore farmaceutico deve lavoro ancora oggi in qualità di informatore scientifico, adesso mi occupo di onco ematologia.
Questo è un passaggio importante perché mi ha consentito di capire i lavori scientifici e l’importanza del metodo scientifico sperimentale, ad oggi unica arma a difesa del progresso e contro le pseudo scienze.
Sono sposato da 18 anni con Julia che è cubana e grazie a questa esperienza di vita ho potuto scrivere: Cuba Istruzioni per l’uso, molto più che una guida su Cuba.
Viviamo a Montecatini Terme in Toscana e non abbiamo figli. Mi piace leggere visto che prima che un autore sono un lettore, poi fare attività fisica come i miei trascorsi scolastici fanno intuire, sciare, viaggiare, il vino rosso in modiche quantità e stare con mia moglie.

Qual è il ruolo della scrittura nella tua vita.
La scrittura mi ha permesso per prima cosa di capire che è una cosa che potevo fare quindi ha dato una mano alla mia autostima e poi di trasmettere o cercare di trasferire una visione razionale della vita. Non credere a tutto quello che ti raccontano solo perché sembra verosimile o affascinante, metti in verifica. Fai attenzione alle teorie alternative e ai complotti venduti come certezze. Le persone razionali sembrano aride, prive di umorismo o incapaci di divertirsi.

Parlaci di questo nuovo libro.
“La mente non oscura” è la prosecuzione genetica, la seconda parte ideale di OscuraMente, e serve a demolire altri miti legati alla nostra mente e al nostro cervello.
Ricordo che nel mio primo libro parlo invece di questa cosa secondo cui useremmo invece solo il 10% del nostro cervello.
Ma oltre ai miti tratto anche altre cose come ad esempio il fatto che la nostra mente è fallace, di come i ricordi siano più labili di quello che si creda e di come sia piuttosto facile indurre falsi ricordi. Il: “l’ho visto con i miei occhi” potrebbe rivelare sorprese inaspettate. Del perché siamo soggetti a certe forme di manipolazione che utilizzano tecniche di persuasione mirate ai punti deboli legati al modo in cui si elaborano i pensieri.
Che Mandrake non esiste, e le così dette rapine sotto ipnosi, non hanno nulla a che vedere con la vera ipnosi e sono frutto di ben altre strategie criminali.
Avete mai sentito dire che la nostra mente non riconosce la negazione: non? Quindi ecco, che come per incanto, concetti negativi grazie a questa strana cosa assumono in realtà connotati positivi?
Nessuno vi ha mai propinato genialate simili magari per vendervi qualche corso di formazione sulla comunicazione? Se sì, nella lettura del libro capirete perché avete fatto bene a non spendere soldi in corsi inutili.
Se no, scoprirete in anticipo perché tenere ben salda la mano sul vostro portafogli.

Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione dei tuoi libri?
L’Italia, patria di letterati purtroppo ha smesso da tempo di leggere. Manca il tempo, mancano i soldi, manca la voglia, manca quello e anche l’altro. Oppure si legge il best seller del momento o l’autore famoso a prescindere. Difficile quindi emergere da un quantitativo di libri che ogni giorno viene pubblicato e che resterà, nella stragrande maggioranza dei casi, a prendere polvere su qualche scaffale. Queste sono le difficoltà più grandi, quelle di riuscire a svettare in qualche modo dalla massa.

Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
La promozione è tutto! Fondamentale, strategica, indispensabile. Un libro e un autore emergono se prima di essere letti se ne parla e si fa conoscere l’opera facendo, scattare la curiosità verso il libro promosso. La panna va saputa montare.

Se ti chiedessi di parlare di cosa provi quando scrivi, dei tuoi conflitti, delle tue paure, cosa risponderesti?
Provo la soddisfazione di una capacità. Come un architetto quando disegna o un medico che sta facendo una diagnosi corretta. Nessun conflitto e nessuna paura.

Scrivi per successo o per bisogno? Cosa ti spinge realmente?
Mai pensato al successo. Cos’è poi il successo?

Se la mente è in grado di concepire un’idea, allora questa idea può essere tramutata in realtà. - Napoleon Hill
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