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CATTIVIK

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sabato, 16 maggio 2015 13:25

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Cristina Roselli
Cattivik, personaggio dalla strana forma a pera vestito solo di una nera calzamaglia e gargantuesche scarpe rosse, nasce dalla matita del grande Bonvi (Franco Bonvincini) nel lontano 1965.
La genialità inerente questo personaggio sta nell'incarnare la figura dell'anti-eroe nel modo più estremo possibile; in un'epoca in cui i personaggi del fumetto erano descritti immancabilmente come belli, astuti ed invincibili ecco arrivare invece questo buffo ladruncolo con smanie di protagonismo e ricchezza.
Il nero genio del male, sebbene indiscutibilmente una creatura di Bonvi, ha conosciuto il periodo di massimo splendore quando Silver (Guido Silvestri, autore di Lupo Alberto) ne prende in mano le avventure donandogli nuova vitalità e spessore, nonché il tratto grafico che ancora oggi lo contraddistingue.
Negli anni Sessanta, Cattivik, nasce come parodia dei grandi lavori noir che all'epoca spopolavano e che ben presto avrebbero monolpolizzato le tematiche del mondo fumettistico, si pensi a Satanik, Kriminal o Diabolik, del quale il personaggio di Bonvi è più marcatamente la caricatura: tanto affascinante e misterioso il primo quanto goffo ed imbranato il secondo il quale, oltre alla problematica fisicità, presenta altresì un modo tutto suo di esprimersi, tranciando l'ultima lettera di ogni parola e computando frasi in modo francamente illetterato.
Ciò che rende irresistibili le storie di questo divertente personaggio, è il netto contrasto tra la visione che Cattivik ha di sé, grandiosa e senza eguali, e le situazioni al limite dell'assurdo nelle quali si trova ad operare le quali finiscono sempre per vederlo sconfitto ancorché non perdente.
Cattivik, che vive nelle fogne, ha il solo scopo esistenziale di delinquere eppure non riesce mai a portare a termine nessuno dei suoi ingegnosi piani, in netto contrasto con l'inarrivabile intelligenza del personaggio delle sorelle Giussani il quale, letteralmente, non sbaglia mai un colpo.
Altra caratteristica di questo “esperto” criminale è l'innovativo metodo con il quale aggredisce la sua vittima preferenziale Gino Solitomino, ossia attendendo il poveretto nascosto dietro un muro e minacciandolo con un enorme martello, che spesso e volentieri finisce invece in testa proprio allo sfortunato Cattivik.
Il Solitomino, creato da Bonfa (Massimo Bonfatti) che ha collaborato alla stesura delle avventure di Cattivik, è la rappresentazione dell'italico uomo medio, un ragioniere Fantozzi dalla vita sempre uguale che ogni giorno viene immancabilmente preso di mira dallo strambo criminale, dando vita ad esilaranti scenette.
Sebbene la fama di questo curioso personaggio sia stata in qualche modo oscurata dal fratello maggiore Lupo Alberto, Cattivik rimane un esempio di quanto il fumetto italiano possa essere divertente ed innovativo, esibendo protagonisti fuori dagli schemi come questo sghembo genio del male (e della risata) che ancora oggi provoca nel lettore brivido, terrore e raccapriccio...
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