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Rosario Pesce
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È evidente che il momento odierno non è tra i più sereni all’interno della compagine di Governo.
Il dibattito intorno al tema della prescrizione ha scatenato una guerra nella maggioranza, che era molto prevedibile.
D’altronde, molto forte è sempre stato il desiderio di Renzi di distinguersi rispetto ai suoi alleati di Governo ed, in particolare, rispetto al PD che rimane, pur sempre, il suo principale antagonista.
Ma, siamo certi che le ansie renziane possano determinare la caduta del Governo Conte, aprendo di fatto la strada ad un nuovo Dicastero, che vedrebbe coinvolti tutti, finanche la Lega e Forza Italia che, oggi, sono in minoranza?
Quale sarà il limite che si imporrà Renzi?
Nelle prossime settimane, il Governo dovrà procedere a diverse centinaia di nuove nomine negli organismi che esso controlla, per cui si può ipotizzare che Renzi si accontenti di qualche poltrona in più per i suoi fedelissimi?
Certo è che la fase storica, nella quale verrebbe a cadere eventualmente il Governo, non è affatto delle migliori, visto che, nei prossimi mesi, si dovrà votare per le elezioni regionali, per cui un eventuale scioglimento della maggioranza attuale determinerebbe delle conseguenze rilevanti - anche - a livello locale, dove fra mille difficoltà si cerca di ricostituire il medesimo quadro di alleanze parlamentari.
Peraltro, non si può non evidenziare il coraggio politico di Renzi, che sulla battaglia della prescrizione si gioca la credibilità, che ha ancora, e soprattutto le truppe che gli rimangono, visto che i suoi senatori, in modo particolare, saranno oggetto di un corteggiamento importante da parte del Governo, per disinnescare - così - la pericolosità dell’azione renziana.
Come finirà?
Forse, dobbiamo temere un ritorno anticipato alle urne?
O, forse, Zingaretti e Fico saranno in grado di sconfiggere tutti gli avversari interni dell’odierno Governo?
Certo è che la prossima primavera sarà molto calda e non solo per ragioni di natura climatica.
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