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Rosario Pesce
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Un culto certamente importante per i nostri territori è quello della Madonna del Rosario, che ha il suo epicentro a Pompei, visto il grandissimo lavoro che lì realizzò Bartolo Longo per venire in soccorso dei bisognosi.
Nel corso degli anni, in pieno Novecento, quel culto ha segnato sempre più la stessa storia civile della regione, che ospita la Basilica di Pompei, visto che le opere realizzate da Bartolo Longo hanno attratto l’interesse di molti fedeli, anche ben oltre gli stessi confini regionali, a tal punto che, oggi, la Campania ha due grandi attrattori per il turismo religioso: il culto di Padre Pio ed, appunto, la devozione per la Madonna del Rosario di Pompei.
Ciò, peraltro, dimostra quanto la Chiesa è stata in grado di realizzare nelle nostre aree, sia in quelle più immediatamente cittadine, sia in quelle interne, dove il sentimento di religiosità e la devozione popolare sono ancora più forti e radicate che altrove.
Peraltro, i due culti, a cui abbiamo fatto riferimento, si sono sviluppati in modo notevole nel corso di tutto il Novecento e ciò dimostra come essi non rappresentano, invero, mode passeggere o momenti solo transeunti della religiosità popolare nel Sud.
Pompei, in particolare, è parimenti nota agli stranieri sia per la vastissima area archeologica, sia per il culto mariano, a dimostrazione ulteriore di come due momenti culturali, ben diversi l’uno dall’altro, si siano integrati in un territorio che presenta problematiche ataviche.
Intorno a questi epicentri della fede – Pompei e Pietrelcina, in provincia di Benevento – si sono venuti, quindi, a costituire delle importanti economie, che sono un ulteriore fattore di sostegno per i territori che hanno la fortuna di ospitare i centri del culto della Madonna del Rosario e di quello del Santo con le stimmate.
In tal senso, questi luoghi di aggregazione sono viepiù essenziali per la vita civile, perché consentono di creare un’economia di non poco conto per la Campania, che vive anche dell’indotto - non trascurabile - del turismo religioso, a testimonianza ulteriore di quanto la religione – ed i fatti sociali che essa genera – sia capace di condizionare positivamente il tessuto civile di un Paese.
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