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Rosario Pesce
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L‘inaugurazione delle Universiadi nei giorni scorsi, nella splendida cornice dello stadio San Paolo di Napoli, rappresenta di certo l’evento più importante di questa estate, visto che si tratta della terza competizione per importanza a livello mondiale dopo le Olimpiadi ed il Campionato iridato di Calcio.
Centinaia di migliaia di atleti, delegazioni da tutte le parti del mondo, nei prossimi quindici giorni, si sfideranno nelle competizioni olimpioniche negli stadi e nelle strutture sportive della Campania, a cavallo di tutte e cinque le province.
È ovvio che il ritorno, in termini di immagine e di marketing, è notevole per una regione che ha moltissime bellezze da esporre, dai mari ai monti, dalle ricchezze artistiche a quelle enogastronomiche, diffuse tanto nei territori interni, quanto sulla costa.
Fra qualche mese, sapremo di quanto si sarà innalzato il PIL per effetto della vetrina delle Universiadi, per cui si potrà valutare se lo sforzo finanziario da parte degli Enti Pubblici locali avrà indotto quella dinamica virtuosa per l’economia regionale, che tutti attendono in un territorio che già vive di turismo.
È evidente che l‘eventuale scatto in avanti dell’economia della Campania costituirà, poi, una voce importante nel più ampio contesto del Sud e del Paese intero, in un momento storico nel quale l’economia ristagna per effetto della globalizzazione che ha trasferito altrove i centri della produzione.
D’altronde, per ragioni analoghe, la città di Milano ha investito molte risorse sulle Olimpiadi del 2026, che costituiranno un ulteriore volano di sviluppo per l’intero territorio nazionale.
L’Italia, quindi, in questa caldissima estate del 2019 riparte da Napoli, dalla capitale del Sud, da quella che è stata la città più danneggiata dall’Unità nazionale: un ritorno al Sud che non può non avere, anche, un peso politico in una contingenza storica – come quella odierna – nella quale la classe dirigente del Meridione è ai margini delle élite nazionali, fuori da quei meccanismi di potere che, invece, essa governava ai tempi della Prima Repubblica, quando dalla Campania venivano eletti i Segretari Nazionali dei partiti, molti Ministri e Premier.
Forse, la ripartenza del Sud segnerà quella italiana?
Forse, è solo una mera illusione?
Certo è che l’economia si costruisce, anche, sulla gestione ed organizzazione di eventi di richiamo mondiale e solo il Sud può offrire la cornice paesaggistica più bella per questi: forse, la natura restituirà ai Meridionali ciò che è stato tolto dall’uomo nei decenni scorsi?
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