Perchè Sanremo è stato Sanremo di Mafalda Bruno

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Perchè Sanremo è stato Sanremo

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domenica, 15 febbraio 2015 10:08

Mafalda Bruno

Ei fu.
E' finita la kermesse canora che fa gongolare la Rai per gli ascolti record ottenuti da questa edizione 2015 del Festival. Il conduttore del TG1, è di corvé e Francesco Giorgino in questi giorni, quasi alle lacrime per l'emozione, alla fine del telegiornale passa la linea all'onnipresente Mollica che ogni sera intervista l'ospite di turno, ma non senza prima ricordarci che il giorno tot scade il canone, come a dire: "pregiatissimi teleutenti, ok, noi vi omaggiamo di questa serata super fantasmagorica, ma ricordate che prima il dovere poi il piacere.
Coooosa? Non avete ancora pagatoo?
Che ve possino...vabbè, no problem, con una piccola sovrattassa voi, birbantelli che non siete altro, e Mamma Rai, si fa tutti pace e trallallero trallallà".
Mi intrometto in questa dissertazione sul festival da profana pressoché totale: negli anni addietro, di Sanremo, grazie alla radio, solo raramente mi entrava in testa uno dei motivetti, tipo tormentone che rallegrava l'animo. Punto. Anzi no, non ricordo l'anno, ma in una edizione mi piacque molto "La nevicata del '56" cantata da Mia Martini buon'anima; canzone che, manco a dirlo, non vinse. Ettepareva che mi trovavo d'accordo con i gusti della giuria.

No. Io il festival non lo guardo. Chiedo venia alla nostra ottima redattrice Angela Valenti, eccellente ed attenta analista di questi eventi, ma il festival non mi interessa, che ci posso fare? E non mi pare di avere niente di snob (de chè)?
Mi si dirà: ma Sanremo ha fatto record di ascolti! E quindi? Buon pro faccia ai milioni di telespettatori che lo hanno seguito e che hanno passato serate piacevoli e godibili. La loro gioia è la mia gioia. Amen. Alleluja.
Comunque, indegnamente e solo momentaneamente sostituendo la nostra redattrice, ieri sera ho "dovuto" seguire la serata finale del Festival: lo confesso, non di continuo (il troppo è troppo!) ma facendo zapping qua e là. Ho colto sprazzi di spettacolo, come Gianna Nannini la quale farebbe bene a meditare sul suo futuro canoro: pressoché afona, ha distrutto la bellissima "Immensità" . Quasi a giustificare le tante stecche prese, subito dopo ha chiesto dell'acqua e si è fatta aiutare dal coro e dal pubblico nei toni più alti delle canzoni. Di talché la domanda per lei sorge spontanea: Nannini, di grazia, cosa sei intervenuta a fare al Festival della canzone italiana?
Ma di bello quindi non c'è stato proprio niente di niente? Ma noooo, certo che c'è stato qualche momento piacevole, come i due signori sposati da 65 anni con i loro ricordi in siciliano DOC. Tenerissimi. Bravo pure Panariello, entrato in scena con sobrietà evidente nella sua veste di simil-Renato Zero. Azzeccatissima, di questi tempi, l'analisi sui peccati capitali. La gag su Schettino che ribalterebbe pure la barca di Caronte (destinazione inferno) è stata superlativa. Bravo bis.
And the winner is oppure the winners are? Il Volo, uno e trino, candidato a rappresentare l'Italia nel prossimo Euro Song Contest di Vienna.
Dalla sala stampa dell'Ariston pare che all'annuncio dei vincitori sia partito un corale buuuuuuuu.. io non mi sento di accodarmi, questi ragazzi di voce ne hanno, sembrano ancora puliti e speriamo che lo rimangano, un poco troppo enfatici, forse, nel ripetere grazie al popolo italiano.
Non esageriamo figlioli su....mancava solo veder volare le frecce tricolori sopra le loro teste.

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