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Rosario Pesce
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Che il campionato di calcio italiano sia uno dei più interessanti al mondo è cosa ben nota.
Ma, quest’anno, forse, per davvero è molto bello, visto che, a poche giornate dalla fine, l’esito è tuttora incerto.
La sfida fra Juve e Napoli, peraltro, va ben oltre il ristretto campo di gioco, visto che le due città, quella campana e quella piemontese, sono un po’ le vere capitali d’Italia, visto che la prima eredita secoli di storia del Regno Borbonico, mentre la seconda è stata, invero, capitale del Regno, anche se per brevissimo tempo.
Inoltre, è ovvio che la rivalità fra i due gruppi economici, che sorreggono i rispettivi sodalizi, la Fiat e la Filmauro, non può che ulteriormente generare interesse per una sfida calcistica, che non ha uguali in altri Paesi d’Europa, dove il titolo per l’anno in corso è stato, di fatto, già assegnato molte settimane fa.
Higuain, Dybala, per un verso, Mertens ed Insigne, per l’altro, sono le stelle di due squadre che hanno una diversa storia alle spalle, ma che al momento rappresentano il meglio del calcio italiano, sia per organizzazione societaria, come nel caso juventino, sia per bellezza del gioco espresso, come nel caso dell’undici di Sarri.
Peraltro, in queste ultime domeniche di campionato si sfideranno, finanche, due visioni antitetiche di interpretare lo sport: per un verso, il cinismo della squadra torinese, che preferisce le vittorie ai valori estetici del calcio, e dalla parte opposta la squadra partenopea, che invece predilige il gioco sia per sopperire al gap tecnico, sia perché, da Roma a scendere giù, il calcio è un divertimento prima ancora che un’industria.
È ovvio, dunque, che alla fine entrambe saranno vincitrici.
Chi vincerà lo scudetto, potrà collocare un nuovo trofeo nella propria bacheca, mentre l’altra potrà vantarsi di essere stata la sfidante dei Campioni nel campionato più incerto della storia del calcio italiano, almeno da quando si assegnano tre punti per ogni vittoria.
Forse, qualcuno rimarrà deluso?
Forse, qualcuno vorrà rigiocare qualche partita o contesterà questa o quella decisione arbitrale?
Certo è che il calcio è lo sport più bello al mondo e noi Italiani sappiamo farne, a volte, motivo di poesia ed, altre, cagione di melodramma.
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