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ARGOS Forze di Polizia: in campo contro ogni forma di violenza

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giovedì, 22 marzo 2018 14:58

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Mafalda Bruno
Il 21 marzo u.s., presso lo Stadio Olimpico di Roma, si è disputata la partita Mundial tra Italia e il Resto del Mondo. L’evento è stato organizzato per sostenere la lotta sulla violenza verso le donne ma anche contro il bullismo, attraverso il messaggio del mondo sportivo.
Tra le associazioni no profit accreditate per sostenere l’evento, c’era la ARGOS – Forze di Polizia, Associazione che ha lo scopo, tra i numerosi altri, di promozione sociale e culturale, di formazione degli appartenenti alle forze di polizia e più in generale degli appartenenti alle forze armate. Inoltre ha la finalità di raggruppare le forze dell’ordine nazionali e internazionali, anche tramite lo scambio di informazioni sui livelli di sicurezza.
Ed è stata anche la protezione garantita da Argos che ha fatto sì che la serata si svolgesse in un clima festoso, con famiglie intere a godersi lo spettacolo delle sfilate, della musica e dei vip in campo, in un tripudio di entusiasmo generale, nonostante il freddo notevole. Senza nulla togliere ad altre associazioni presenti per la sicurezza di tutto lo stadio che contava oltre 25.000 presenze.
Gianluca Guerrisi e Fausto Zilli (Argos Forze di Polizia) con il Presidente del CONI Giovanni Malagò
Le Forze di Polizia hanno a che fare quotidianamente con la violenza. E se è vero che oggi si registra una maggiore sensibilità nel denunciare atti violenti rispetto a qualche anno fa, è anche vero che questi esecrabili episodi si verificano ancora e troppo spesso, riempiendo le pagine di cronaca nera e i titoli di apertura dei telegiornali.
Si è fatto e si fa tanto per sensibilizzare le persone: le iniziative contro ogni forma di violenza si susseguono in ogni nostra città, con manifestazioni sempre numerose, ma evidentemente non è ancora abbastanza.
Non è abbastanza se le vittime di violenza, dopo aver denunciato il misfatto, rischiano di vedere in giro, a piede libero, il loro aguzzino per le strade cittadine.
Non è abbastanza se un ragazzo vittima di bullismo, passato l’attimo della denuncia, si rivede il compagno tra i banchi di scuola come se niente fosse accaduto.
Quindi? Quindi vanno fatte urgentemente delle leggi che servano anche a scoraggiare i violenti. Leggi che consentano alle nostre Forze dell’Ordine di poter intervenire sempre e non essere bloccati da cavilli burocratici mentre qualcuno intanto sta soffrendo una violenza dietro la porta di casa. E qui non si tratta di giustizialismo a prescindere, gratuito: se si commette un reato grave se ne pagano le conseguenze, e la certezza della pena deve essere un dato di fatto, non un’utopia aleatoria.
Intanto ben vengano queste manifestazioni di denuncia . Servono per far arrivare il messaggio universale, tipo urbi et orbi, che ogni tipo di violenza è da condannare e combattere con fermezza. Ancora di più quando essa si perpetra a danno di persone che non sanno o non possono difendersi.
La violenza è la forma più becera, vigliacca e disumana che si possa mettere in atto per prevaricare ed umiliare gli altrui diritti: e chi la compie ha solo un aggettivo identificativo: nullità.
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