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La Sala dei Giganti è una delle più note stanze affrescate all'interno del Palazzo Te, progettato a Mantova da Giulio Romano fra il 1532 e il 1535 - Da: https://it.wikipedia.org/wiki/Sala_dei_Giganti
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Rosario Pesce
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Il rapporto fra la storia ed il presente è sempre problematico, visto che non sempre – come dovrebbe – la storia è autentica maestra di vita.
Quante guerre sono nate e sono state deleterie quindi per l‘Uomo, che non ha capito, dagli eventi precedenti, che i fatti bellici non vanno reiterati?
Quante pestilenze e quanti assassini di notabili si sono prodotti, ad iosa, nel corso della storia?
Quanti eventi, più o meno similari fra loro per dinamica, si sono ripetuti nel corso dei millenni di vita dell’umanità che ci hanno preceduto?
Eppure, nonostante tutto questo, la storia tende a ripetersi sempre secondo logiche perfettamente comparabili, appunto come se l’umanità nulla o poco imparasse da ciò che ha, già, vissuto.
Sembra quasi un animale non intelligente l’Uomo, quando si comporta come un essere qualsiasi, privo di memoria.
Ma, la storia – quella insegnata fra i banchi di scuola – rimane preziosa, comunque, per la crescita civile dell’umanità, perché per chi ha intelligenza e cultura essa costituisce una via maestra, l’unica a disposizione per segnare un’ipotesi di possibile futuro.
Ed, allora, cosa fare di fronte al ripetersi di fatti drammatici, che rimettono noi ed i nostri simili di fronte alla responsabilità di ignorare il vissuto dei secoli precedenti?
Forse, il libero arbitrio ci permette di sbagliare, anche se conosciamo la differenza fra il Bene ed il Male?
Forse, la storia stessa richiede di essere smentita, per poter continuare a procedere nel suo incedere tumultuoso e, talora, apparentemente contro ragione?
Forse, siamo tutti ancora nella caverna di Platone, per cui continuiamo a confondere la luce con le ombre e crediamo che sia vero ciò che costituisce la negazione della Verità?
O, forse, la storia è bella proprio perché contraddittoria?
D’altronde, l’Uomo cos’è se non un essere in continua e costante, seppur proficua, contraddizione con se stesso?
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