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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: 25 novembre 2017

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martedì, 21 novembre 2017 17:21

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Mafalda Bruno
Un tema perennemente alla ribalta della cronaca quello della violenza contro le donne. I numeri dei misfatti sono da capogiro; e sono loro a dare – purtroppo – la chiara visione della realtà. Ormai questo tipo di violenza è diventata quasi parte integrante del nostro vivere quotidiano, ad opera di soggetti spesso insospettabili, ma spesso no, incapaci di amare e rispettare le proprie compagne nella loro interezza morale e fisica.
Ovviamente la mancanza di rispetto che sfocia in violenza, è un atteggiamento esecrabile, da condannare in tutto e per tutto. Ma forse non sarebbe male che le donne imparassero ad assumere – sì, anche nel 2017 – più consapevolezza e padronanza della loro dignità di donne, in modo da reagire già ai primi segnali di dubbio comportamento del compagno e porvi rimedio, se necessario, dandosi alla fuga. A mali estremi….
Quanti casi, ancora oggi, esistono di donne che pur di mantenere lo status matrimoniale, o di semplice coppia, di poter dire “mio marito” o “il mio compagno” magari per mettersi al sicuro con una facciata esteriore di perbenismo davanti alla gente, accetta e subisce ogni genere di sopruso? Fortunatamente le nuove generazioni sanno come farsi rispettare, ma la quantità di donne che ancora vivono quasi rassegnate e succubi (va a sapere perché) ad ogni tipo di angheria domestica, sia essa fisica o psicologica, è ancora , purtroppo, immensa.
Da poco, inoltre, è assurto agli onori della cronaca lo scandalo delle violenze sessuali nel mondo del cinema ponendo al centro del dibattito dell’opinione pubblica due domande: perché tante attrici si sono “svegliate” solo ora dopo decenni? Sara’ poi vero quello che raccontano o stanno cercando una visibilità persa negli anni?
Premettendo che questo genere di approcci si verificano in pari misura negli ospedali, nelle grandi aziende, nelle TV e radio e in qualsivoglia luogo di lavoro dove di solito lavora molta gente, trovare la risposta non è semplice. Sapere se sono confessioni postume reali, o strumentali ce lo dirà la magistratura caso per caso. Intanto però si è alzato un tale polverone che da Weinstein si è arrivati pure a casa nostra, in Italia.
Di primo acchitto verrebbe da chiedere a queste attrici che ora denunciano i misfatti: “scusa figliola, ma cosa ti aspettavi di trovare se sei stata invitata, e sei andata di tua volontà, in una camera di albergo? Di andare a vedere una collezione di vasi cinesi?” . Non è certo uno scoop, inoltre, il fatto che spesso il sesso è proprio una merce di scambio nel mondo del cinema: io cedo alle tue avances ma tu mi dai la parte X nel film Y.
Detto questo, quale donna, intendo la donna qualunque, non famosa, non ha subito qualche volta nella vita la mano morta di qualcuno, il piedino sotto il tavolo, l’occhiata ammiccante di qualche buontempone che aveva intenzioni ben poco ortodosse?
D’accordo, d’accordo, noi donne non siamo in grado di violentare o stuprare (per fortuna!) ma una piu’ attenta introspezione sull’animo femminile forse non guasterebbe. Quante diavolerie siamo capaci di inventare pur di conquistare il soggetto del nostro desiderio? Quante ne studiamo (spesso in combutta con l’amica del cuore) pur di attirare la sua attenzione? In questo gli uomini sono lontani da noi anni luce, noi abbiamo armi piu’ sottili ma per certi versi molto piu’ affilate della loro becera violenza.
Ben vengano le iniziative istituzionali e sociali per combattere questo fenomeno orrendo, ma la prima soluzione deve venire proprio dal genere femminile. Se non parte prima di tutto dalla Donna un cambiamento di mentalità, con un atteggiamento piu’ consapevole e consono alla propria dignità femminile, purtroppo sentiremo parlare ancora, e per molto, di questo genere immondo di violenza.
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I COMMENTI RELATIVI ALL'ARTICOLO
22/11/2017 10:50:22
da: Carlamgsilvestri@gmail.com a: info@ftnews.it
Oggetto: INVIA UN COMMENTO ALLA REDAZIONE
Nome: Carla silveestri
Messaggio: Ho letto con attenzione l' articolo e l'ho trovato esaustivo! E' un argomento molto delicato perche' a fronte di violenze reali ma anche psicologiche intolleranti ci sono violenze senza dubbio evitabili se le donne avessero un comportamento adeguato..... Ma questo e' difficile raccontarlo! Brava Mafalda Bruno
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